mercoledì, settembre 30, 2015
martedì, settembre 29, 2015
lunedì, settembre 28, 2015
domenica, settembre 27, 2015
sabato, settembre 26, 2015
venerdì, settembre 25, 2015
giovedì, settembre 24, 2015
mercoledì, settembre 23, 2015
cari
ieri ho avuto un incontro a milano con Nicolò Bongiorno presso il
fablabmilano della fondazione Mike BONGIORNO.E' stato molto bello e
interessante, mi ha fatto una proposta tutta da concordare.
da quì lo ringrazio ancora
fablabmilano della fondazione Mike BONGIORNO.E' stato molto bello e
interessante, mi ha fatto una proposta tutta da concordare.
da quì lo ringrazio ancora
domenica, settembre 20, 2015
sabato, settembre 19, 2015
venerdì, settembre 18, 2015
giovedì, settembre 17, 2015
martedì, settembre 15, 2015
RIFLESSIONE
Oggi ho letto una lettera scritta da un'insegnante di sostegno. Non potevo
non condividerla:
"Sono una mamma e una maestra di scuola primaria quest'anno sono stata
nominata sul sostegno di una bimba grave, gravissima e …bellissima. Bene:
appena arrivo in classe la maestra prevalente mi avverte "Stai attenta alla
madre che cercherà in tutti i modi di tirarti dentro alla sua sofferenza e
poi è un po' fissata con il fatto che la figlia può far tutto, capisce tutto
ecc." ed io …sto zitta.
Mi dice che dobbiamo andare a visitare un posto con la classe e che la mamma
si è "fissata" col fatto che debba andarci anche la figlia… sto zitta ancora
e intanto incrocio gli occhi della bimba che sono quelli della mia e dentro
di me le parlo e le dico "stai tranquilla ti ci porto io" …lei sorride è
bellissima…nessuna maestra però che ormai è con lei da tre anni mi dice
quali siano le sue competenze o no, la diagnosi funzionale è troppo
generica. Usciamo e inizia la visita guidata. La bimba con la sedia a
rotelle cerca di spingersi avanti per guardare i quadri, le tele, i dipinti
ma la maestra di classe mi dice di tirarla indietro perchè leva il posto e
la visuale a chi "capisce"…
Resisto e faccio come se non avessi sentito, la porto ovunque e le parlo e
le spiego… la maestra mi guarda di sbieco.
Torniamo in classe e mentre tutto il gruppo classe relaziona sull'uscita lei
non ha un compito, un libro, niente… e io sono al mio primo giorno e non ho
preparato niente.
Poco male mi organizzo, la coinvolgo e chiedo alla sua compagna di banco,
una bimba carinissima, di farci sbirciare sul libro lei ci prova ma poi dice
che non ha tempo deve lavorare con gli altri.
Merenda: da sola e gli altri in gruppo. Cambio pannolino da panico: i
bidelli fanno a gara per non venire, ti cambio io amore, è un'ora che sei
con la cacca. Parlo con la maestra dell'anno scorso che mi scarica addosso
una serie di cattiverie sulla madre sulla famiglia e sul fatto che non si
può lavorare con un handicap così grave. Le chiedo se ha mai usato la CAA o
la tecnologia e mi dice che loro del sostegno vengono da una laurea in
scienze della formazione e che hanno sostenuto solo quattro esami troppo
generici per poter sapere tutto…
RESISTO ANCORA.
Intanto sono completamente innamorata della mia bimba… in lei c' è la mia,
la sofferenza della madre è la mia … Le risposte le ho da lei. Uno
scricciolo accartocciato su se stesso che indica in modo corretto tutti i
colori, le forme, le lettere, i numeri che risponde esattamente a tutte le
mie domande con gridolini che capisco e interpreto bene.
Le ho dato mille baci e lei mi ha fatto mille carezze. Alla fine della
giornata saluto e la maestra di classe mi dice "comunque sei molto portata
ne avevamo bisogno"!
Mi giro e sulla porta dico "corro a casa c'è mia figlia completamente
disabile che mi aspetta. GELO TOTALE.
Oggi sono arrivata con il mio Ipad e con l'aria di quella incavolata, loro,
le maestre hanno cercato di recuperare ma io ho detto: "Sentite, io non sono
la maestra di questa bimba, io sono una maestra di classe a supporto della
classe, la bimba è di tutti, di tutta la classe quindi o si programma
insieme o sono cavoli amari. Se vedeste quello che vedo io in lei, se
vedeste dentro questo corpo che non risponde una bimba come le altre
desiderosa di scoprire di sapere di giocare di interagire allora questa
classe sarebbe migliore, voi sareste delle persone migliori e il mondo
sarebbe una favola."
La mia bimba si è divertita un mondo con le applicazioni app… tutti i bimbi
erano dietro di lei a cercare di capire cosa stesse usando… ho fatto un
piccolo gruppo ricreativo e fuori dal suo banco ha potuto far merenda con
altri bimbi… le ho portato un libro di favole e le ho detto in un orecchio
di leggerlo quando non ci sono così non si sente sola. Ha diciotto ore e
quando è senza di me… è sola a guardare il nulla.
Ora sono a casa e guardo mia figlia …e spero e prego che lei possa
sopravvivere alle cattiverie e all'ignoranza della gente.
Una maestra e una mamma"
non condividerla:
"Sono una mamma e una maestra di scuola primaria quest'anno sono stata
nominata sul sostegno di una bimba grave, gravissima e …bellissima. Bene:
appena arrivo in classe la maestra prevalente mi avverte "Stai attenta alla
madre che cercherà in tutti i modi di tirarti dentro alla sua sofferenza e
poi è un po' fissata con il fatto che la figlia può far tutto, capisce tutto
ecc." ed io …sto zitta.
Mi dice che dobbiamo andare a visitare un posto con la classe e che la mamma
si è "fissata" col fatto che debba andarci anche la figlia… sto zitta ancora
e intanto incrocio gli occhi della bimba che sono quelli della mia e dentro
di me le parlo e le dico "stai tranquilla ti ci porto io" …lei sorride è
bellissima…nessuna maestra però che ormai è con lei da tre anni mi dice
quali siano le sue competenze o no, la diagnosi funzionale è troppo
generica. Usciamo e inizia la visita guidata. La bimba con la sedia a
rotelle cerca di spingersi avanti per guardare i quadri, le tele, i dipinti
ma la maestra di classe mi dice di tirarla indietro perchè leva il posto e
la visuale a chi "capisce"…
Resisto e faccio come se non avessi sentito, la porto ovunque e le parlo e
le spiego… la maestra mi guarda di sbieco.
Torniamo in classe e mentre tutto il gruppo classe relaziona sull'uscita lei
non ha un compito, un libro, niente… e io sono al mio primo giorno e non ho
preparato niente.
Poco male mi organizzo, la coinvolgo e chiedo alla sua compagna di banco,
una bimba carinissima, di farci sbirciare sul libro lei ci prova ma poi dice
che non ha tempo deve lavorare con gli altri.
Merenda: da sola e gli altri in gruppo. Cambio pannolino da panico: i
bidelli fanno a gara per non venire, ti cambio io amore, è un'ora che sei
con la cacca. Parlo con la maestra dell'anno scorso che mi scarica addosso
una serie di cattiverie sulla madre sulla famiglia e sul fatto che non si
può lavorare con un handicap così grave. Le chiedo se ha mai usato la CAA o
la tecnologia e mi dice che loro del sostegno vengono da una laurea in
scienze della formazione e che hanno sostenuto solo quattro esami troppo
generici per poter sapere tutto…
RESISTO ANCORA.
Intanto sono completamente innamorata della mia bimba… in lei c' è la mia,
la sofferenza della madre è la mia … Le risposte le ho da lei. Uno
scricciolo accartocciato su se stesso che indica in modo corretto tutti i
colori, le forme, le lettere, i numeri che risponde esattamente a tutte le
mie domande con gridolini che capisco e interpreto bene.
Le ho dato mille baci e lei mi ha fatto mille carezze. Alla fine della
giornata saluto e la maestra di classe mi dice "comunque sei molto portata
ne avevamo bisogno"!
Mi giro e sulla porta dico "corro a casa c'è mia figlia completamente
disabile che mi aspetta. GELO TOTALE.
Oggi sono arrivata con il mio Ipad e con l'aria di quella incavolata, loro,
le maestre hanno cercato di recuperare ma io ho detto: "Sentite, io non sono
la maestra di questa bimba, io sono una maestra di classe a supporto della
classe, la bimba è di tutti, di tutta la classe quindi o si programma
insieme o sono cavoli amari. Se vedeste quello che vedo io in lei, se
vedeste dentro questo corpo che non risponde una bimba come le altre
desiderosa di scoprire di sapere di giocare di interagire allora questa
classe sarebbe migliore, voi sareste delle persone migliori e il mondo
sarebbe una favola."
La mia bimba si è divertita un mondo con le applicazioni app… tutti i bimbi
erano dietro di lei a cercare di capire cosa stesse usando… ho fatto un
piccolo gruppo ricreativo e fuori dal suo banco ha potuto far merenda con
altri bimbi… le ho portato un libro di favole e le ho detto in un orecchio
di leggerlo quando non ci sono così non si sente sola. Ha diciotto ore e
quando è senza di me… è sola a guardare il nulla.
Ora sono a casa e guardo mia figlia …e spero e prego che lei possa
sopravvivere alle cattiverie e all'ignoranza della gente.
Una maestra e una mamma"
lunedì, settembre 14, 2015
domenica, settembre 13, 2015
venerdì, settembre 11, 2015
giovedì, settembre 10, 2015
mercoledì, settembre 09, 2015
da oggi
cari la mia musica si può ascoltare da telefono cellulare tablet ecc. da
quì https://soundcloud.com/andreapennati
grazie a uno di voi del gruppo facebook Easymonza
quì https://soundcloud.com/andreapennati
grazie a uno di voi del gruppo facebook Easymonza
martedì, settembre 08, 2015
lunedì, settembre 07, 2015
domenica, settembre 06, 2015
sabato, settembre 05, 2015
venerdì, settembre 04, 2015
giovedì, settembre 03, 2015
martedì, settembre 01, 2015
ciao
CARI SE VOLETE FARE DEL BENE
SEGNALO
http://nuke.uncavalloperamico.com/ContattiedInformazioniUtili/tabid/479/Default.aspx
SEGNALO
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ECCOMI A VOI

- https://www.lamiacasaesenzabarriere.com/
- monza, mb, Italy
- Mi chiamo Andrea Pennati, sono nato a Monza in data 5/7/79 il mio percorso oltre alla riabilitazione che svolgo presso A.I.A.S di Monza. Dal 99 sono impegnato in ambito sociale, ho collaborato alla creazione di un ente di volontariato denominato un cavallo per amico A.V.E.R.-odv che ha lo scopo di far praticare l’equitazione ricreativa e sport dilettantistico per disabili. Per la mia integrazione frequento la fondazione Stefania di Lissone.Ho creato il blog La mia casa è senza barriere per mettere in luce che su di una quattro ruote si può fare molto. Per questo scrivo per https://www.sordionline.com/

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