ciao Andrea, come ti ho risposto per e-mail questo è purtroppo l'ennesimo caso di discriminazione ai danni di un bambino disabile. è inammissibile che una struttura pubblica possa rispondere che, a causa della mancanza di fondi, non può erogare il servizio e quindi escludere il bambino, suona come il ben troppo famigerato "Rauss!". I genitori devono reagire e ricorrere agli avvocati e far emergere attraverso la stampa i media questi casi perchè l'inazione favorisce questo tipo di abusi. Una sentenza di un tribunale diventa poi giurisprudenza e non serve solo al caso singolo ma aiuta tutti gli altri casi, che possono fare riferiemnto a quella particolare sentenza. Siamo in un momento molto delicato perchè l'orientamento del Governo è quello di eliminare ogni risorsa economica a beneficio delle persone disabili, perciò ora più che mai i genitori di tutt'italia devono essere uniti, anche se non si conoscono. Rivendicare i propri diritti non è un capriccio, ma un dovere, altrimenti non si arriverà mai all'uguaglianza di tutte le persone, come dovrebbe essere.
Pienamente d'accordo con orsatosta e credo sia importante manifestare a questi genitori tutto il nostro supporto affinchè i diritti non vengano negati.
Mi chiamo Andrea Pennati, sono nato a Monza in data 5/7/79 il mio percorso oltre alla riabilitazione che svolgo presso A.I.A.S di Monza. Dal 99 sono impegnato in ambito sociale, ho collaborato alla creazione di un ente di volontariato denominato un cavallo per amico A.V.E.R.-odv che ha lo scopo di far praticare l’equitazione ricreativa e sport dilettantistico per disabili. Per la mia integrazione frequento la fondazione Stefania di Lissone.Ho creato il blog La mia casa è senza barriere per mettere in luce che su di una quattro ruote si può
fare molto. Per questo scrivo per https://www.sordionline.com/
4 commenti:
ciao Andrea, come ti ho risposto per e-mail questo è purtroppo l'ennesimo caso di discriminazione ai danni di un bambino disabile. è inammissibile che una struttura pubblica possa rispondere che, a causa della mancanza di fondi, non può erogare il servizio e quindi escludere il bambino, suona come il ben troppo famigerato "Rauss!".
I genitori devono reagire e ricorrere agli avvocati e far emergere attraverso la stampa i media questi casi perchè l'inazione favorisce questo tipo di abusi. Una sentenza di un tribunale diventa poi giurisprudenza e non serve solo al caso singolo ma aiuta tutti gli altri casi, che possono fare riferiemnto a quella particolare sentenza.
Siamo in un momento molto delicato perchè l'orientamento del Governo è quello di eliminare ogni risorsa economica a beneficio delle persone disabili, perciò ora più che mai i genitori di tutt'italia devono essere uniti, anche se non si conoscono. Rivendicare i propri diritti non è un capriccio, ma un dovere, altrimenti non si arriverà mai all'uguaglianza di tutte le persone, come dovrebbe essere.
sa perchè fanno così perchè tanto il problema non è loro!
Pienamente d'accordo con orsatosta e credo sia importante manifestare a questi genitori tutto il nostro supporto affinchè i diritti non vengano negati.
sono d'accordo con voi
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